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Con la sentenza n. 23445/2023, la Corte di Cassazione, confermando un orientamento già espresso in precedenza, ha affermato che i rinnovi ripetuti di contratti a termine attraverso la somministrazione sono da considerarsi illegittimi nel caso in cui l’utilizzatore, convenuto in giudizio, non dimostri che gli stessi sono strettamente correlati ad esigenze di natura temporanea.
Nella decisione la Corte di Cassazione ha richiamato la decisione n. C-681/2018 della Corte di giustizia europea nella quale si suggeriva di verificare se, avanti ad una successione di contratti a tempo determinato avvenuti attraverso un’agenzia di somministrazione, la reiterazione dei contratti avesse l’obiettivo di aggirare i principi fissati dal diritto comunitario.