Patente imprese: nuovo incontro al Ministero del Lavoro

Patente imprese: nuovo incontro al Ministero del Lavoro

Lo scorso 18 marzo si è svolto un nuovo incontro con le parti sociali al Ministero del Lavoro per definire la norma (art. 19 D.L. n.19/2024) che introduce la c.d. patente a crediti rendendola obbligatoria dal prossimo 1° ottobre.

Nel corso dell’incontro il Ministero, rappresentato dal Capo di Gabinetto, Mauro Nori e dal responsabile dell’Ufficio Legislativo, Giuseppe Zuccaro, ha ribadito di voler mantenere l’impostazione della norma e di essere disponibile unicamente a interventi emendativi che ne possano migliorare l’applicabilità.

CONFAPI ANIEM ha espresso, viceversa, notevoli perplessità sullo strumento che, come attualmente concepito, costituisce un ulteriore appesantimento burocratico e rischia di comportare un ampliamento dei contenziosi. Le aziende che perseguono comportamenti corretti e che già sostengono contribuzioni economiche significative per promuovere prevenzione e sicurezza, anche attraverso l’articolato e diffuso sistema della bilateralità previsto dal CCNL edile, si troverebbero a dover seguire un altro percorso procedurale, mentre gli operatori che già eludono normativa e contrattazione continuerebbero a farlo.

CONFAPI ANIEM ha posto pertanto alcune specifiche questioni:

Pur condividendo, evidentemente, l’obiettivo di lotta al lavoro sommerso ed al rafforzamento dell’attività formativa e di prevenzione, la norma introduce un ulteriore onere burocratico, con adempimenti amministrativi che appesantiscono la gestione aziendale, vanno ad incidere sulle imprese che già sostengono comportamenti corretti in linea con le normative e con le disposizioni contrattuali che prevedono significativi investimenti finalizzati alla formazione e sicurezza. Si propone, viceversa, di introdurre elementi di premialità (decontribuzione, punteggi migliori in sede di valutazione delle offerte) per gli operatori che hanno messo dato adempimento ai passaggi formativi e nei cui confronti non sono emerse responsabilità relative a incidenti;

Definire interventi strutturali di qualificazione nella fase di accesso al settore e ai fini dello svolgimento di interventi ricompresi nell’edilizia privata con la verifica di requisiti adeguati alla complessità dell’opera da realizzare;

Responsabilizzare l’ente committente privato: parimenti a quanto accade per il mondo dei lavori pubblici, si ritiene necessario che anche il committente privato (per lavori di importo significativo) si doti di figure professionali che garantiscono una costante verifica delle attività, del loro coordinamento, del rispetto dei tempi congrui, di eventuali varianti progettuali, ecc.

Applicazione di uno dei CCNL dell’edilizia sottoscritti dalle Organizzazioni comparativamente più rappresentative in tutti gli interventi che hanno una connotazione prevalentemente riconducibile al settore delle costruzioni;

Precisare che la responsabilità datoriale deve essere accertata con sentenza passata in giudicato.

Il Capo di Gabinetto e il Capo Ufficio Legislativo del Ministero hanno preso atto delle indicazioni fornite dalle parti sociali che saranno sottoposte all’attenzione del Ministro per formulare i relativi emendamenti al decreto legge in fase di conversione. Un’ulteriore riunione di confronto con le parti sociali è stata convocata per il prossimo 26 marzo. 

  • 22 marzo 2024
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