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L’Agenzia delle Entrate ricorda che il Decreto Legge 39/2024 ha spostato al 31 maggio 2024 il termine ultimo per perfezionare la procedura di regolarizzazione. La nuova scadenza è valida sia per le violazioni riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti (cioè, quelle previste dalla norma originaria contenuta nella legge di bilancio 2023), sia le violazioni riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 (cioè, quelle successivamente ammesse dal “decreto Milleproroghe”).
L’istituto del ravvedimento speciale, con riferimento ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate, consente di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 e a quelli precedenti, purché tali dichiarazioni siano state validamente presentate.
Benefici
L’agevolazione consiste nel pagamento delle sanzioni nella misura di 1/18 del minimo edittale irrogabile.
In caso di rateazione delle somme, il mancato pagamento, anche parziale, di una rata entro il termine di scadenza della rata successiva comporta la perdita del beneficio della dilazione e le somme residue sono iscritte a ruolo con applicazione della sanzione ordinaria e degli interessi.
Per quali violazioni è possibile regolarizzare:
Non è invece possibile sanare:
Inoltre la procedura del ravvedimento speciale non è utilizzabile nei seguenti casi:
Leggi il comunicato dell’Agenzia
delle Entrate a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/ravvedimento-speciale-delle-violazioni-tributarie/infogen-ravvedimento-speciale-delle-violazioni-tributarie-enti-e-pa