Approvato il “milleproroghe”: le misure per l'edilizia

Approvato il “milleproroghe”: le misure per l'edilizia

Il Disegno di Legge contenente la conversione del Decreto “MILLEPROROGHE” (decreto legge 30 dicembre 2023, n.215) è stato approvato sia dalla Camera dei Deputati che dall'Aula del Senato, con il voto sulla questione di fiducia.

 

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 dicembre, non ha subito nessuna modifica durante l’esame in seconda lettura e dovrà adesso essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il prossimo 28 febbraio.

Tra le misure d’interesse per il settore delle costruzioni si segnala l’ulteriore proroga di sei mesi dello “scudo erariale” finalizzato a sollevare gli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave. La misura, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024, limita la responsabilità dei soggetti sottoposti ai controlli della Corte dei conti sulla contabilità pubblica. Si tratta di una misura che era stata introdotta, in via straordinaria, durante la pandemia: di fatto, la Corte dei conti potrà intervenire solo nei casi di dolo, e non di colpa grave.  

Per gli appalti finanziati dal PNRR vengono prorogate al 30 giugno 2024 le procedure semplificate sulla valutazione di impatto ambientale e indagini archeologiche.  

In materia di grandi opere e infrastrutture strategiche viene prorogata al 31 dicembre 2024 la semplificazione che permette alle stazioni appaltanti di approvare in autonomia le varianti ai progetti definitivi (senza passaggio al CIPESS, Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) purché la variante produca un aumento non superiore al 50% del costo originario del progetto.  

Fino al 2026 sarà possibile la cumulabilità dei bonus casa con i contributi regionali destinati all’efficienza energetica: in sostanza, sarà consentito di cumulare, nei limiti del 100% dell’ammontare della spesa ammissibile, “la parte di spesa per la quale sia già stato concesso un contributo da Regioni e province autonome, a condizione che la normativa relativa allo stesso contributo lo consenta”.

Il decreto, inoltre, estende a tutto il 2024 l'esenzione fiscale e l'esonero contributivo per imprese e professionisti del Centro Italia interessati dalle conseguenze del sisma del 2016: sono interessati tutti gli incentivi e le agevolazioni destinate ai comuni della ZFU (Zona Franca Urbana) del centro Italia.  

Prorogato infine il bonus prima casa per i giovani fino a 36 anni di età per tutti i contratti stipulati entro il 31 gennaio 2024 e contratto preliminare sottoscritto entro il 31 dicembre 2023: la nuova norma prevede un credito d’imposta, utilizzabile nel 2025, pari alle imposte corrisposte in eccesso dagli acquirenti. Il provvedimento, confermando quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, consente altresì di accedere fino al 31 dicembre 2024 ai finanziamenti garantiti dal Fondo di garanzia per la prima casa. 

  • 23 febbraio 2024
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