Correttivi al Codice Appalti: le proposte di CONFAPI ANIEM

Correttivi al Codice Appalti: le proposte di CONFAPI ANIEM

Nell’ambito delle consultazioni avviate dalla Commissione VIII della Camera sulle risoluzioni presentate da diversi gruppi politici, aventi ad oggetto gli interventi correttivi al Codice Appalti, CONFAPI ANIEM ha trasmesso le proprie osservazioni.

Nel documento dell’Associazione si evidenziano aspetti condivisibili contenuti nelle risoluzioni: eliminazione delle distorsioni della concorrenza limitando l’utilizzo delle procedure negoziate senza bando entro un determinato importo, previsione di adeguata pubblicità preventiva e successiva all’adozione delle procedure di gara, implementazione della trasparenza nelle stesse procedure; introduzione di una disciplina che disciplini il ricorso al subappalto a cascata.

Contestualmente, CONFAPI ANIEM ha riproposto il documento e le indicazioni già fornite al tavolo ministeriale.

In particolare, è stata evidenziata l’esigenza di eliminare alcune anomalie nella previsione dei requisiti di qualificazione. Spesso accade, infatti, che le stazioni appaltanti, oltre ad indicare le categorie SOA (prevalente e scorporabili) di cui si compone l’opera, chiedano ai partecipanti anche il possesso di determinati requisiti speciali (di carattere economico-finanziario tipo fatturato maturato per lavori analoghi, oppure di carattere tecnico-professionale tipo il possesso di determinati mezzi e/o attrezzature), limitando in tal modo arbitrariamente la partecipazione delle imprese e quindi la concorrenza. CONFAPI ANIEM ha sottolineato come tali richieste appaiano ingiustificate alla luce del possesso dell’adeguata adeguata attestazione SOA, che da sola deve essere sufficiente a dimostrare le capacità esecutive dell’azienda. Confermata, inoltre, la richiesta di limitare l’utilizzo della procedura negoziata entro una determinata soglia e favorire il ricorso alle procedure aperte.

Il Ministero Infrastrutture sta predisponendo il testo del decreto correttivo il cui iter di approvazione è comunque lungo e articolato: primo passaggio in Consiglio dei Ministri, esame della Conferenza Unificata e del Consiglio di Stato (30 giorni di tempo per la formulazione delle osservazioni), valutazione delle commissioni parlamentari e definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri.

Al fine di fornire un aggiornamento su tale provvedimento, il Ministero ha convocato le parti sociali per una riunione fissata per il prossimo 24 Settembre.

  • 20 settembre 2024
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