CONFAPI: preoccupano stime sul rallentamento della crescita

CONFAPI: preoccupano stime sul rallentamento della crescita

CONFAPI, rappresentata dal Vicepresidente Francesco Napoli, è stata audita dalle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato in merito all'attività conoscitiva preliminare all’esame del Documento di economia e finanza 2024 - DEF.

“Nel Documento di Economia e Finanza – ha spiegato Napoli - si registra per il 2024 una crescita del Pil in termini dell'1%: un dato che è stato rivisto a ribasso rispetto alla NADEF in cui la crescita del Pil era stimata all'1,2%. Il debito inverte la rotta rispetto al sentiero in discesa indicato nella NADEF e si attesta nel 2024 al 137,8% per poi aumentare nel 2025 138,9% e al 139,8% nel 2026”.  

Da queste cifre CONFAPI ha espresso “una legittima preoccupazione in merito alle stime di crescita riportate nel Def che ne attestano un rallentamento a fronte di un incremento del debito pubblico. Riteniamo – ha puntualizzato il Vicepresidente - che questi parametri vadano attenzionati, soprattutto nella prospettiva del nuovo Patto di stabilità. Occorre, quindi, programmare politiche industriali strategiche e investimenti mirati per dare un rinnovato impulso e accompagnare le imprese nel completamento del percorso digitale ed ecologica che ne consenta lo sviluppo e la competitività".

Fra i numerosi temi toccati da Napoli quello di Transizione 5.0 "Nel DEF – ha detto - si evidenzia la necessità di realizzare quanto programmato nel PNRR che deve rappresentare una molla di sviluppo delle piccole e medie industrie. Chiediamo che il credito di imposta sia lo strumento privilegiato per consentire alle nostre imprese di effettuare gli investimenti per la transizione 5.0., ma auspichiamo che vengano emanati a brave i decreti attuativi per rendere fruibile l'agevolazione, senza incorrere in ritardi che hanno rallentato la fase operativa dei precedenti incentivi. Ribadiamo – ha concluso - la necessità della messa a terra di tutti i progetti contenuti nel Piano e chiediamo una maggiore attenzione nelle prossime fasi per evitare i rallentamenti che potrebbero vanificare quanto di buono fatto fin ora”.

  • 23 aprile 2024
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