Piano Transizione 5.0, CONFAPI: “Strumento fondamentale"

Piano Transizione 5.0, CONFAPI: “Strumento fondamentale"

Il Presidente Nazionale di CONFAPI, Cristian Camisa, è stato recentemente intervistato dall’Agenzia Vista, in merito al Piano Transizione 5.0, misura prevista dal Governo a sostegno della digitalizzazione e il risparmio energetico delle imprese e ricorda nell’occasione il ruolo determinante di CONFAPI nell’approvazione del nuovo Piano Transizione 5.0, misura a sostegno della digitalizzazione e risparmio energetico delle imprese

Transizione 5.0 – dichiara il Presidente Camisa – è uno strumento fondamentale per le nostre imprese che devono affrontare una transizione sia dal punto di vista ambientale che tecnologico.”

“Nelle riunioni dei mesi scorsi a Palazzo Chigi – continua il Presidente – dissi al Governo che non vi erano misure per le piccole e medie imprese, ma solo per la grande industria e per il pubblico; per questo proponemmo una misura basata sul credito di imposta, sul modello di Industria 4.0, perché è una misura conosciuta, apprezzata e utilizzata dai nostri imprenditori.”

“Devo dire che il ministro Fitto è stato bravo ad andare in Europa a contrattare i piani; se oggi ci sono 6,3 miliardi di euro all’anno per 2 anni per le nostre imprese sul modello del credito di imposta è merito del Governo, ma anche di Confapi che ha fatto questa proposta concreta”, ha concluso Camisa.

Ricordiamo che il Piano Transizione 5.0 prevede risorse pari a circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025: alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione.

La Misura agevola gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).

Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata.

L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo

 

  • 24 luglio 2024
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