CONFAPI al tavolo moda MIMIT presieduto dal Ministro Urso

CONFAPI al tavolo moda MIMIT presieduto dal Ministro Urso

CONFAPI ha preso parte al Tavolo della Moda presieduto dal Ministro Adolfo Urso presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy. In rappresentanza della Confederazione è intervenuto il Vice Presidente Vicario di UNIONTESSILE, Matteo Cavelli.

Il Tavolo ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle misure introdotte.

Il Ministro Urso ha annunciato che per il 2025 il MIMIT ha destinato al settore 250 milioni di euro, così ripartiti: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100 milioni ai Mini contratti di sviluppo a supporto delle PMI Industriali, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore moda.

Nel suo intervento Cavelli, pur apprezzando le misure finora stanziate dal MIMIT, ha richiamato l’attenzione sui costi che le imprese stanno sostenendo a causa dei recenti rialzi del prezzo del gas e dell’energia che rischiano di mettere fuori mercato le imprese italiane non solo rispetto ai competitor extra europei ma anche a quelli europei come la Spagna.

Per CONFAPI è quindi necessario destinare maggiori risorse per la partecipazione delle aziende tessili italiane alle fiere internazionali, comprese quelle sul territorio nazionale. È inoltre fondamentale combattere la contraffazione anche agevolando processi di tracciabilità per garantire la trasparenza della filiera produttiva tessile. In questa direzione si ritiene essenziale l’adozione del passaporto digitale che oltre a valorizzare la produzione nazionale è elemento di garanzia della sostenibilità del prodotto e favorisce le azioni di marketing a difesa del Made in italy.

Rispetto al credito di imposta per i costi sostenuti per la creazione di campionari moda è essenziale che, essendo le risorse limitate, vengano indirizzate prioritariamente alle PMI, declinandole proporzionalmente alla dimensione di impresa.

Infine, Cavelli ha richiesto la proroga degli ammortizzatori sociali oltre il 31 gennaio p.v. e di favorire una formazione, in stretta collaborazione con gli ITS, che risponda alle esigenze delle imprese e favorisca la staffetta generazionale ed il passaggio di competenze alle nuove generazioni.

  • 27 gennaio 2025
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